E’ del tutto evidente che la teoria craxiana del mariuolo non regge più. Se già non stava in piedi nella prima Repubblica, a maggior ragione per quanti sforzi possano fare i professionisti della chiacchiera in servizio permanente effettivo al pronto soccorso della Seconda Repubblica, ogni cura risulta vana di fronte esattamente alle stesse metastasi che avvilupparono gli organi della vecchia Repubblica dei partiti nati dalla Resistenza fino a condurla a morte sul patibolo del discredito. Presi per la tangente, sono arrivati dritti al cuore della democrazia, quasi a voler dimostrare che senza benzina il sistema non cammina perché in origine non fu concepito senza macchia e senza peccato. Prendiamo l’ultimo caso della cricca romana assurta agli onori delle cronache di questi giorni, come sia possibile che i vari Veltroni, Zingaretti, Meloni, Gasparri, Sassoli protagonisti di rilievo nazionale passati per la Capitale non abbiano visto nulla di ciò che accadeva intorno a loro? E come sia possibile tacere sul fatto che ovunque si scopra uno scandalo sbuca sempre lo zampino delle Cooperative? La politica democratica, quella che ci abbindola da sempre con le sue chiacchiere smaliziate del compromesso storico, delle convergenze parallele, dell’ottimismo della volontà, della rottamazione, delle larghe intese fino al gufismo dei giorni nostri, messa di fronte alle responsabilità oggettive si affanna oggi come al tempo di tangentopoli, a ridimensionare la portata degli eventi, a trattare con sufficienza gli ingenui ignoranti le superiori ragioni della politica che ancora non rinunciano a quel minimo di decenza nella vita pubblica per sentirsi orgogliosi di appartenere ad una comunità nazionale. Anzi, la politica democratica è capace di recuperare finanche i cinesi restati in attesa del cadavere della giustizia sulle rive del fiume perché le condanne fanno curriculum nella moderna logica liberale ed aprono nuovi orizzonti di opportunità e di crescita come solo i vili sanno immaginare con ricette preconfezionate per aggredire la montagna di debito che pure un tempo hanno generosamente contribuito a creare per tenersi in piedi e sopravvivere alla menzogna.
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