Pulcinella al timone

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Che un simile pulcinella arrivi al timone di un magnifico transatlantico è il segno che la nostra povera Italia è scesa sotto la linea di gallegiamento e sta per affondare. Più di una manovra economica, c’è bisogno di ritrovare l’onore con uno scatto d’orgoglio che restituisca a noi tutti il giusto ordine delle cose. Pavido e meschino NON è un marinaio Schettino. Una domanda ci tormenta: come sia potuto accadere che un soggetto tanto mediocre abbia raggiunto i gradi di comandante? Se affidiamo il destino comune a sì fatti elementi, che cosa possiamo ancora sperare dal futuro? Quella di selezionare una classe dirigente all’altezza che sappia alzare lo sguardo oltre l’orizzonte del proprio particulare, NON è più un’urgenza dopo questa sciagura di negligenza, stoltezza ed incapacità, diventa una emergenza cui far fronte con tutte le energie raccogliendo tutte le forze migliori. Tanti, troppi pulcinella abbiamo in Italia capaci di tessere tele e trame pur di arrivare ad interpretare ruoli fondamentali per i destini collettivi senza aver né meriti, né capacità, finiscono per svilire le istituzioni. Riappropiamoci della nostra consapevolezza e ritorniamo a concedere la stima sociale solamente a quanti sanno meritarla per qualità, carattere, generosità, autorevolezza, cultura.