Renzi, come un allenatore nel pallone intrattiene il club med

renzi come prandelli, un allenatore nel pallone“L’Italia non ha più la sovranità economica” ci spiega Rino Formica, quella politica la Repubblica non l’ha mai avuta aggiungiamo noi. Già da anni in questa materia ci governano da Bruxelles col pilota automatico. Renzi è stato assunto come intrattenitore degli italiani, una sorta di animatore del Club Med col compito di tenerci distratti finché non ce ne faremo una ragione dei mutamenti socio-economici imposti. Fa riflettere l’accento posto da Formica sul profitto che ha di fatto sostituito la centralità Costituzionale data al lavoro nel campo delle attività economiche. Se lo spread va giù prosegue, non è certamente merito di Renzi, i volumi di crescita dell’Italia infatti non sono migliorati, ma è la Germania che ha frenato la sua spinta come già osservava Paul de Grauwe ed il mercato ha di conseguenza registrato una minore distanza tra il Bund ed i Btp. Il fatto che non squilla il campanello d’allarme dello spread confida Mario Monti, non significa che la situazione economica sia meno grave del 2011, ma la differenza con allora è che la finanza oggi è ritornata sotto controllo. Non cresciamo perché i risparmi venuti dalle due sole riforme approvate, quella delle pensioni e quella della imposizione sul patrimonio immobiliare privato inevitabile in un paese dall’alto debito pubblico, sono stati dilapidati cercando di cancellarle invece che concentrare le risorse recuperate sugli investimenti per la crescita. Non meno pungente di Formica, Montirenzi, un animatore del club mediterranée dice Rino Formica definisce Renzi un allenatore pur bravo nel motivare la squadra, ma che non finalizza il gioco. Il suo Governo infatti, non ha ancora preso provvedimenti operativi concreti che ribaltino la condizione in cui versa l’Italia. Si parlava di vecchia scuola democristiana ed a ragione, vedi il bonus di 80 euro in busta paga ed ora le assunzioni nella scuola cadenzate seguendo il calendario elettorale che va dalle amministrative del 2015 alle Politiche del 2018. Provvedimenti buone per fare voti e mantenere alto il consenso, ma quanto a decisioni di governo ancora non s’è visto nulla.

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