Rimborsi ai partiti: Papa Francesco la nostra ultima speranza…

Basta castaPapa FrancescoNel CdM i Ministri hanno lavorato come terminali dei partiti adducendo mille storie pur di provare a rinviare il DDL di abrograzione dei rimborsi elettorali indiscriminati finché Letta ha deciso comunque di farlo passare per NON perdere la faccia, affidando al Parlamento il difficile compito di aggirare ancora una volta la volontà popolare producendo una nuova norma che prevedibilmente li ripristinerà sotto mentite spoglie. Ad interim comunque la grana è al sicuro: per i prossimi tre anni il finanziamento è garantito da trasferimenti copiosi dello Stato in misura decrescente poi si vedrà, le cose potrebbero migliorare ed il resto del lavoro lo farà la memoria corta degli italiani. Un modo per sussidiare i lavoratori socialmente inutili impiegati in politica si troverà, dalle tasche di pantalone una modalità per sfilare con destrezza gli stipendi dei galoppini delle clientele, verrà sicuramente escogitata. Intanto si mobilitano i “tesorieri”, quelli stessi che fino agli scandali dello scorso anno sono restati nell’ombra intenti a dilapidare le ricchezze che gli italiani magnanimamente dal 1974 hanno loro regalato per pagarsi la democrazia. Le idee non bastano, a sentire questi signorotti la politica ha bisogno di soldi perché tutti i cittadini possano organizzarsi, parlare e candidarsi. La rabbia popolare sarebbe stata indirizzata contro i politici dai grandi gruppi utilizzando i mezzi di comunicazioni nelle loro disponibilità, sono gli stessi che hanno realizzato ingenti profitti con le rendite speculative, con le liquidazioni d’oro per i manager e le “stock option”, con i ricchi stipendi dei consigli d’amministrazione ed i dividendi per gli azionisti. Verrebbe quasi da rispondere: organizzatevi e partecipate liberamente, purché sia a spese vostre. In Italia gli elettori dei partiti sono troppo tirchi, non tirano fuori un euro per le idee nelle quali credono e vogliono pagarsi la democrazia mettendo le mani nelle nostre tasche. Altre spiegazioni non troviamo: o gli elettori sono dei furbi parassiti, oppure i partiti italiani sono delle associazioni a delinquere cui non è possibile dare credito. Propendiamo per la seconda ipotesi, ma lasciamo a voi la libertà di argomentare diversamente da siceri democratici quali vi professate. Si obietta ancora sostenendo che in tutta Europa lo Stato finanzia i partiti, si omette di sottolineare però che gli Stati europei non sono affetti da corruzione patologica come l’Italia e che se solamente registrassero 1/3 della corruzione italiana, li avrebbero cancellati da tempo. Non ci resta che sperare in Papa Francesco, il paladino dei popoli afflitti, il francescano dalla parte degli umili e dei poveri perché decida di rinunciare a quell’otto per mille che arriva alle casse dello IOR dalle dichiarazioni dei redditi degli italiani. Unico caso al mondo in cui i contribuenti diventano loro malgrado donatori anche senza firmare, anche quando si astengono e lasciano in bianco la riga della preferenza per la Chiesa Cattolica di Roma. Che Dio ci perdoni e ci salvi dall’inferno! Tutti, laici e presbiteri, ma la nuova legge che i partiti si apprestano ad approvare sul finanziamento pubblico alla politica, lascia pensare che vogliono guadagnarsi il “paradiso” con lo stesso metodo della donazione in bianco.

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