Rossi, ridiventa arancione

Napoli. Per cercare di ricostruire in maniera più completa e chiarire i termini di una vicenda che ha visto interessare ampiamente gli organi d’informazione locali ma anche nazionali come – ilfattoquotidiano.it – segnaliamo una indiscrezione secondo la quale il giovane manager piemontese alla guida di Asia sarebbe stato sostituito per la leggerezza con la quale avrebbe assegnato, senza alcuna comparazione dei curriculum, ben 5 consulenze a presunti esperti suoi collaboratori fidati costate 150mila euro. Replica lo stesso Raphael Rossi di suo pugno rivendicando come una sorta di programma politico tutte le scelte compiute dal NO agli inceneritori (scelta opinabile), al SI alle spedizioni via mare dell’immondizia con costi pari alla metà di quanto pagato per il trasporto in altre regioni (ma ci piacerebbe leggere le fatture che purtroppo pur appellandosi alla trasparenza ed al rigore morale, NON pubblica). Soprattutto, Raphael Rossi sottolinea l’abbraccio totale tra la sua gestione e l’esperienza amministrativa della rivoluzione arancione che troverà un proseguimento nell’assunzione di nuovi compiti. Nel frattempo però, girando in periferia est, le parole fanno fatica a correggere la nostra miopia ed in particolare le bollette Tarsu mal si conciliano col dimenzzamento dei costi ricavato dalle gite in Olanda della monnezza che resta tale a qualsiesi latitudine, evidentemente.

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