Se Obama avesse nominato segretario di stato la sua nonna keniota…

La biografia di Barack Obama semplifica meravigliosamente la cultura americana e lo spirito che anima e tiene insieme la più matura delle democrazie multirazziali tanto da farne la più grande potenza planetaria. Il papà di Obama era un giovane musulmano quando giunse negli Stati Uniti per studiare, sposò la mamma di Barack dalla quale divorziò qualche tempo dopo decidendo di ritornare a vivere in Africa. Era infatti Keniota, sentiva dentro di sé la nostalgia della propria terra, non s’integrò in America, non fece suo il modello della più grande democrazia dei tempi moderni; i suoi costumi e le sue tradizioni non riuscirono a conciliarsi con quelle del paese della genitrice del figlioletto Barack. Nessuno mai si è sognato di offrire il ruolo di segretario di stato ad Obama senjor per il solo fatto di aver sposato la bella Ann Dunham. Sapientemente, gli USA aspettarono che i tempi fossero maturi perché suo figlio Barack fosse americano e solo quando furono certi che il piccolo sentisse dentro di sé il fuoco della giustizia e della libertà, lo fecero Presidente. Noi, che non siamo razzisti come gli americani, abbiamo deciso di fare Ministro della Repubblica Italiana Cécile Kyenge che ha dichiarato candidamente di sentirsi italo-congolese e di portare dentro di sé tutto quello che “la mia terra” mi ha insegnato. Noi, che non siamo razzisti come gli americani, non abbiamo aspettato che le figlie della d.ssa Kyenge crescessero e diventassero italiane, ma abbiamo deciso di darci subito un governante congolose perché com’è noto in tutto il mondo Cicerone, Catullo, Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Manzoni, Leopardi, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Giordano Bruno, Campanella, Vico ecc. ecc. hanno tanto da imparare e devono prendere lezione di civiltà dai padri congolesi.
Italiani! A scanso di equivoci, ascoltate le parole del nostro ministro italo-congolese dalla Sua viva voce ed imparate ad integrarvi quanto prima col Congo-Kinshasa, già Congo Belga, Congo-Léopoldville, Zaire.