Fuori dal Blog del divertimento, Grillo è potuto andare in Europa oltre il maalox. Ha imboccato infatti la stella a destra di Farage ed ha finalmente rivelato le sue affinità politiche. Non poteva essere altrimenti, i regolamenti del Parlamento Europeo sono chiari, non è consentita la formazione di gruppi eterogenei pena lo scioglimento e dunque, fare gruppo con Farage, Le Pen, la svedese Kristina Winberg, il lituano di ordine e giustizia Paksas, i contadini verdi della Lettonia ed il congresso della nuova destra polacca favorevole alla pena di morte, significa posizionare definitivamente ed incontrovertibilmente il movimento cinque stelle nell’orbita della galassia anticapitalista dei movimenti continentali alternativi alla liberaldemocrazia da sostituire con un più moderno modello di “democrazia diretta”. Abile lo è stato a non dichiarare le sue intenzioni prima delle europee, dopo a giochi fatti i trentamila iscritti online con diritto di voto sulle scelte del movimento certo non potevano auto emarginarsi e condannarsi all’irrilevanza politica in Europa. Il nostro è un matrimonio di convenienza conferma Farage che porterà 30 milioni di finanziamento pubblico al gruppo di Europa per la libertà e la democrazia. Un matrimonio di convenienza aperto dove ciascuno dei coniugi convenuti avrà modo di lavorare in maniera efficace. Il gruppo sarà una tribuna dalla quale parlare ai popoli europei per far comprendere ai cittadini come la super regolamentazione della UE li sta spingendo verso la povertà favorendo la delocalizzazione dell’industria in Cina ed India. I cittadini europei prosegue Farage, sono stufi di vedersi imporre leggi da persone non elette dalle quali non ci si riesce a liberare nemmeno col voto al punto da rendere incompatibile il concetto stesso di democrazia con la permanenza nella UE. L’unione nata per garantire pace e prosperità osserva ancora Farage, ha finito per generare discordia, conflittualità e violenza nelle strade di Atene, Roma e Madrid addirittura sangue è stato versato in Ucraina. Che la Ue sia un fallimento ce lo dicono i tassi di disoccupazione e povertà nei paesi del sud Europa. Potrà piacere o meno, ma la nuova destra europea ha una visione chiara che verosimilmente rischia di diventare maggioranza se le Istituzioni continentali continuassero a rispondere con vincoli aritmetici, trattati regolamentari ed astratti diritti antisociali.
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