Sorpresa, 2012 addio alla noia, il dipendente si mette in proprio

Forse non era del tutto una gaffe quella di Mario Monti sulla moia del posto fisso. Evidentemente gli era già giunta eco di studi e statistiche come queste condotte dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza: per la prima volta, il numero di giovani sotto i 30 anni che si mette in proprio ha superato quelli che trovano un posto di lavoro dipendente nel primo trimestre del 2012 e fatto ancor più sorprendente, la Campania è al terzo posto in questa promettente classifica che potrebbe rivelarsi come il segno di un mutamento culturale importantissimo. Infatti, dopo le prevedibili Lombardia e Piemonte, si piazza la Campania con il 9% di creazione di nuove imprese giovani che vedranno la luce nel primo trimestre 2012. Siamo ad una svolta? Presto per dirlo anche perché soprattutto nelle realtà del meridione, le partite IVA celano molto spesso rapporti di lavoro subordinato. Sono moltissimi i giovani costretti dalla fame di lavoro e dalla scarsità di investimenti ed opportunità a subire il ricatto di imprese e professionisti che si garantiscono da controlli ed ispezioni obbligando quelli che di fatto sono dipendenti, a fatturare le prestazioni rese eludendo gli oneri contributivi propri di una assunzione. Resta comunque incoraggiante il dato rilevato che segnala come anche in una regione notoriamente attanagliata dalla criminalità organizzata e dalla sfiducia nelle potenzialità di sviluppo che l’iniziativa privata può generare, i giovani anche se forzati dalle contingenze cicliche, provano a diventare attori del loro futuro diversamente dalla generazione dei padri cresciuti nel miraggio del posto fisso e del diritto ad entrare nello stipendificio statale.