Tanti ricchi e nessuna borghesia

La fine della guerra fredda ha evidenziato in Italia l’assenza di una vera cultura boghese. Quando il mondo era diviso in blocchi, all’Italia che aveva una posizione strategica importante per la NATO, era consentito ogni sorta di espediente economico e monetario con il quale ha costruito lo sviluppo degli anni ’60 e ’70 come la svalutazione competitiva della Lira e l’indebitamento. Questa condizione di favore avrebbe impedito la diffusione di una cultura della responsabilità tipicamente borghese la cui assenza ha determinato, crollato il sistema sovietico, il successivo abbandono della tutela internazionale e la necessità di far fronte ai problemi contando esclusivamente sulle proprie capacità con l’assunzione di un ruolo sociale responsabile da parte dei ricchi pur numerosi ma, che in Italia NON si è manifestato. Infatti, mentre negli Stati Uniti ad esempio, sono i ricchi a finanziare il sistema dell’istruzione e della ricerca, in Italia una borghesia priva di coscienza civile si premura esclusivamente del proprio interesse e non agisce come fattore propulsivo, chiusa nell’individualismo declina ogni responsabilità.

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