Tremonti accoppa Sposini

I tagli di Tremonti stavano per accoppare il povero Sposini: il reparto di neurochirurgia non effettua più ricoveri e la sala operatoria è chiusa a chiave mentre i medici girano per l’ospedale senza essere impiegati altrove, pagati per NON operare come spesso accade nalla PA. Sposini noto giornalista con ogni probabilità se la caverà ma quanti povericristi ci rimetteranno le penne perché il loro ospedale è stato chiuso e l’alternativa è troppo distante? Tagliare gli sprechi che sono tanti e sotto gli occhi degli utenti, tagliare i costi della politica che mantiene 1,3 milioni di persone in Italia cioè, soggetti senza né arte, né parte che vivono grazie ad incarichi inutili od eletti in assemblee e cda pubbliche pletoriche lautamente ricompensati, cominciare a tassare i ricconi cioé coloro che hanno redditi da milioni di euro pur dichiarandone poche migliaia sono le misure che avrebbero potuto efficacemente sostituire i tagli lineari ottenendo risultati più congrui e certamente più socialmente sostenibili. Invece si è deciso di tutelare le categorie più numerose che garantiscono il consenso anche se questo caso con la sua imprevedibilità, con la sua subitanea urgenza d’intervento dovrebbe far riflettere le coscienze di quanti sono chiamati a prendere decisioni i cui effetti ricadono ed incidino non solamente sulle condizioni di vita ma sulla vita stessa: chiudere un’ospedale può essere letale per chiunque, quale che sia la sua classe sociale. Abolire i troppi enti e CDA pubblici NON non ammazza nessuno, si rischia solamente di non essere rieletti e dover impare un mestiere per vivere.

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