Tremonti: la prossima crisi la pagherete coi risparmi, non più con le tasse

Liquidità della federal reservemarxTremonti è in giro per il mondo a raccogliere materiale per il suo prossimo libro e così come aveva profetizzato nel 2006 con ben tre anni di anticipo la grave crisi dei mutui subprime ed il fallimento della Lehman Brothers, alla stessa stregua oggi c’avverte che la prossima crisi bancaria non la pagheremo più con le tasse, ma coi nostri risparmi. Il prelievo forzoso sui conti correnti di Cipro è stato il primo significativo test. L’incompreso Giulio fa risalire la crisi sociale all’infelice frase pronunciata dalla Merkel e da Sarcokozy sulle possibilità di fallimento degli Stati, ma sembra altresì dare implicitamente ragione alla Merkel quando mette in guardia dalle illusorie fantasticherie messe in atto dagli stampatori con l’immissione di enormi quantità di liquidità sotto forma di carta moneta e peggio, di liquidità “metafisica”, immateriale, messa in circolo da compulsivi clic sulle tastiere dei computers. Tremonti calcola in 82 trilioni l’enorme massa monetaria nel circolo alchimista della nuova finanza globale che fa in modo da elevare il rischio in maniera esponeziale, tale da renderlo imprevedibile fino ad arrivare al paradosso per il quale il valore di tanta ricchezza cartacea non solleva i popoli bensì le banche che prendono il denaro a tassi prossimi allo zero e lo impiegano per salvare gli Stati. Sembra di sentire Marx: avremo realizzato il comunismo quando il denaro NON costerà più nulla, ma il sole dell’avvenire è sorto per le banche che non lo pagano più non di certo per i lavoratori…

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