tutti gli uomini di Monti presente/assente

L’agenda Monti miete adesioni sia a destra, sia a sinistra secondi i piani. Del PD hanno aderito Benedetto Adragna, Lucio D’Ubaldo, Giampaolo Fogliardi e Flavio Bertoldi (area Fioroni) cui si è aggiunto Pietro Ichino, renziano della prima ora. Dal PDL invece provengono Frattini, Pisanu, Mauro Mauro capogruppo del Popolo della Libertà al Parlamento europeo, Alfredo Mantovano, Giuliano Cazzola e Gabriele Albertini. Per il momento. Non è escluso però che si possano aggiungere a questi altri esodati convinti sostenitori o costretti ob torto collo dalle opportunità come dagli espedienti che dovessero affiorare dai sondaggi dell’ultima ora. E fin qui era Monti che si è riservata una lista di 30 nomi scelti personalmente, poi ci saranno quei dinosauri sopravvissuti alle glaciazioni della Prima e della Seconda Repubblica di Fini e Casini che dovrebbero fare da procuratori elettorali del Monti che c’è ma non si vede. Sarebbero loro quelli dell’agenda per il cambiamento e la riforma dell’Europa? Stiamo freschi, come se non li conoscessimo. Son lì che parlano di cambiamento da 30 anni, hanno flertato con la peggio politica da Forlani a Sbardella pur di restare a galla e portare a casa una poltrona ed ora ci vogliono raccontare che sono cambiati e che ci cambieranno? Farsi eleggere per procura quando i procuratori sono carte conosciute, potrebbe finire per invalidare l’agenda e portare indietro il cronologico al tempo in cui Berlusconi sceso in campo facendosi scudo contro la patrimoniale, i migranti ed il matrimonio tra pari sesso, conquistò il 38% dei voti e la maggioranza dei seggi che gli servirono per approvare leggi ad personam.