Un’ Europa depoliticizzata fermerà il declino dell’occidente

tramonto dell'occidente La crescita impetuosa delle nuove potenze economiche emergenti non segna alcun declino dell’occidente. Cina, Brasile, India sono state ferme per secoli e l’incremento del loro PIL è semplicemente il risulato della densità demografica. Dunque gli studiosi avanzano una nuova tesi rispetto all’analisi della crisi prevalente negli anni precedenti. Non ci sarebbe alcun declino da fermare perché la Cina ad esempio, non riuscirà a prevalere sugli Stati Uniti e nemmeno sull’Europa per la fragilità intrinseca del suo sistema sociale e politico inoltre, perché manca di una sufficiente forza militare tale da impedirgli un’ascesa condizionante le strategie a livello mondiale. In questo quadro, le democrazie europee possono ritrovare un nuovo ruolo determinante depoliticizzandosi” cioè, selezionando per meriti una “élite” capace di assumere decisioni necessarie nell’interesse generale anche contro gli umori contingenti delle masse. L’Europa quindi, secondo questa tesi, per uscire dalla crisi ha bisogno di un nuova classe politica che superi la logica della ricerca del consenso ad ogni costo, che disponga in un ottica di lungo periodo anche contro le passioni popolari, ma senza classismo, sicuri di poter agire per il bene di tutti sarà la storia ad incaricarsi di riconoscere loro onori e gloria come già accaduto in passato.

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