Una offesa, un pugno. Papa Francesco nella foga di recuperare pecorelle smarrite per sempre, riscopre la Bibbia: “occhio per occhio, dente per dente”. Che Dio ci perdoni, ma pensiamo che il buon Francesco l’abbia sparata più grossa del solito mettendo in questo caso a dura prova il dogma dell’infallibilità del Papa. Ci perdoni Santità, ma se una mamma offesa giustifica un pugno, un figlio assassinato per mano della madre come spesso accade negli ultimi tempi, che cosa prevede? Una martellata in testa alla mamma? O forse è meglio seguire l’esempio dei nostri fratelli musulmani e lapidarla sul luogo stesso del delitto? Santità, Le confessiamo che a noi l’Antico Testamento in alcuni tratti prende più del Nuovo, vi riscontriamo un Dio giusto che punisce i peccati dei prepotenti e redime le miserie degli ultimi. Il problema però è chiarire ai Fedeli tutti una volta e per sempre di fronte all’offesa grave e gratuita la giusta condotta del Cristiano. Perché la questione col Suo Pontificato sembra procedere a corrente alternata. Insomma, dobbiamo porgere l’altra guancia sempre e comunque, oppure dobbiamo reagire perché siamo uomini e Dio infatti, si è fatto uomo per venirci a salvare? Santità un disegno, così come una scrittura, sono semplicemente forme espressive del pensiero, sono modalità con le quali ci si propone di far riflettere. Sono modi per cogliere contraddizioni macroscopiche ed indurre i fratelli, siano essi musulmani, siano essi cattolici, a modificare le condotte “peccaminose”. Ora, in tutta onestà, seguendo il Suo ragionamento ci viene logico dedurre che se una offesa alla mamma merita un pugno, un disegnino irriverente merita una strage? Ed allora, i Cristiani perseguitati in Africa ed in medio oriente, meriterebbero di essere difesi con l’atomica? Lei ribatte: mai la violenza! Non ci rimane che pensare che forse stanco per il lungo viaggio Le è sfuggito un pugno al posto di una carezza. “Ogni religione ha la sua dignità, ogni religione che rispetta la vita e la persona umana, io non posso prenderla in giro”, sono le Sue parole Santità. Bene. Gli amici di Charlie Hebdo le avevano prese in prestito e le raffiguravano nei loro innocenti disegnini per far comprendere a quelle stesse religioni che oscurano il volto delle madonne, che le sottomettono e ne soffocano le aspirazioni, che praticano le amputazioni degli organi dell’amore, che decapitano i prigionieri, che incendiano le Chiese, che fanno suicidare le bambine, che Dio è profondamente offeso dalle loro condotte e che presto passerà dalle vignette ai pugni se non la smettono…
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