Che cos’è la democrazia? La democrazia è un metodo di selezione della classe dirigente che s’ispira al principio dell’uguaglianza dei diritti politici: una testa, un voto. Il problema però è che fondamentalmente, la maggioranza di quelle teste chiamate a scegliere, sono vuote. Pertanto, nulla ci assicura che la somma numericamente maggiore di quelle teste sia capace di restituirci una classe dirigente adeguata alle sfide dei tempi, ieri come oggi ai tempi moderni. Soprattutto in considerazione del fatto che i decisori nazionali sono sempre più condizionati dalle situazioni internazionali per cui necessitano di conoscenze e competenze tali da superare la partigianeria delle fazioni per governare processi di cambiamento complessi nel modo migliore non sul breve ma sul medio-lungo periodo. Dobbiamo quindi imparare noi elettori a selezionare una classe dirigente adeguata e competente diversamente resteremo ancora a lungo sotto tutela degli organismi europei e di mercato internazionali. Pensiamo ad esempio, a quanto accade nelle aree meridionali del nostro paese dove la maggior parte di quelle teste sceglie per sé ed impone all’intera nazione classi dirigenti colluse quando non addirittura espressione diretta delle organizzazioni criminali dominanti interi territori. Un rimedio auspicabile dunque, se si vuole mantenere una democrazia non formale, ma reale e sostanziale, sarebbe quello di sottoporre preventivamente al vaglio i candidati ed esaminarne fin nei dettagli i curriculum vitae et studiorum senza tralasciare alcun aspetto della vita personale che interferisce direttamente od indirettamente con l’interesse collettivo.
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