E’ il suo stesso ministro Orlando a ricordarlo: in un tempo lontano, tra i maggiori supporters del rigore di Mario Monti s’agitava un giovane boy scout che nel nome della rottamazione invocava il rinnovamento della classe dirigente attardata nell’antiberlusconismo mentre il paese aveva bisogno di banda larga, di lavoro sicuro e di sussidi certi per chi lo perde. Nel mentre che pronunciava queste belle parole, il veloce Presidente della Provincia di Firenze pur di arrivare primo, si lasciava alle spalle una lunga traccia di bollette pagate dal contribuente: vino, bistecche, aragoste, importanti generi di conforto che gli hanno reso meno disagiato il viaggio fino a Palazzo Chigi. Parliamo di milioni di euro spesi tra il 2004 ed il 2009 pur di mantenerlo baldanzoso e pimpante come lo vediamo oggi tra twitts, slides, conferenze stampa, iPhone, iPad e consigli europei. Rifocillato come si conviene con bistecche alla fiorentina annaffiate dal dolce Brunello di Montalcino e poi ancora aragoste e gamberi fritti in quel di Chicago, preso da un pizzico di nostalgia per la lontana terra natia, il ragazzo galante che si ritrova, non disdegna un omaggio floreale ai ministri Carfagna, Gelmini, Meloni e Prestigiacomo anche se lavorano per la ditta del suo amico. Il tutto messo gentilmente in conto alla carta di credito della Provincia. Quando si parla dei giovani irresponsabili che non han voglia di far nulla e vanno solamente in giro a divertirsi, non si conosce la realtà della vita moderna. Invece si scopre che non è cambiata, i giovani oggi sono sputati i loro padri, politici s’intende. Il nostro boy scout infatti che cosa ti va a pensare? Desideroso di cambiare tutto il prima possibile, pianta le tende nel bosco di Arcore dove c’è tanto ancora da esplorare: Giustizia, intercettazioni, responsabilità civile dei magistrati, custodia cautelare, conflitto d’interessi, legge elettorale. Vieni al Nazareno Silvio, che te li risolvo io. Garantisco, farò tutto come meglio non potresti…
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