Stanchi di questa Europa a trazione tedesca con a rimorchio la Francia di copertura. Alle 19:00 di oggi, domenica 9 giugno 2024 avevano votato meno della metà degli aventi diritto. Poco più di quattro italiani su dieci con punte di astensionismo scandalose nella circoscrizione meridionale dove solamente 1/3 dei votanti si è recato alle urne.

Un’Europa di cui gli italiani si sono stufati. Una Unione di regole costruite in ragione degli interessi di una nazione egemone che condiziona pesantemente le politiche continentali imponendo vincoli stringenti a sostegno degli interessi nazionali sia che governi la CDU, sia che governi la sinistra socialdemocratica. Una Europa sorda e grigia questa che ha sede a Bruxelles e cuore a Berlino, che si disinteressa delle codizioni sociali dei popoli. Un egoismo ordoliberista che diede prova di sé nel corso della crisi dei debiti sovrani (2011) e che non vuole smentirsi nemmeno sui dazi inevitabili alla Cina pena la desertificazione di interi settori industriali già duramente provati dalla globalizzazione

Quale che sia il verdetto che tra qualche ora uscirà dalle urne, l’Europa ne verrà screditata e deleggittimata nella sua architettura barocca, antidemocratica e nelle politiche che ha voluto imporre con l’arroganza tipica degli organismi al servizio di interessi costituiti sopra le sovranità popolari di cui le proteste violente ultime degli agricoltori sono state il segnale inequivocabile che dalla UE a trazione franco-tedesca sono venuti più problemi di quanti ne abbia risolti

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