gli italiani non sono mai stati fascisti
Gli italiani non sono mai stati fascisti, sono stati mussoliniani. L’adesione di massa non fu per il sistema elitario teorizzato da Giovanni Gentile ed irregimentato nella pratica politica da Giuseppe Bottai. Il consenso fu per l’uomo che prometteva di avere soluzioni spicce ai problemi. Nel Duce, gli italiani videro riflesse le loro intime esigenze ed a lui delegarono la realizzazione delle loro aspirazioni. E’ la tesi di Giordano Bruni Guerri, forse lo storico più attendibile in materia dopo naturalmente il monumentale Renzo De Felice. Una tesi riscontrata dai fatti: il 25 luglio 1943 alcun fascista, alcun italiano che avesse appuntata la spilla del fascio al bavero si produsse in opposizione all’arrestro del suo Capo del Governo.
Benito, la vicenda umana che scorre parallela a quella politica
Dunque è Benito, non il regime di cui era a capo, il soggetto della indagine in quest’ultima fatica del Guerri, già Presidente con molti meriti del Vittoriale degli italiani a Gardone Riviera.
L’uomo; i suoi dialoghi intimi; le relazioni familiari; l’amore per l’unica donna che abbia profondamente amata: Edda, la primogenita; il complesso rapporto personale coi protagonisti del ‘900 sono l’oggetto di questo libro che si lascia leggere con curisiosità anche per l’avvincente scavo documentale inedito che lo rende opera autentica ed originale, di interesse generale. Sicuramente non apologetico, Benito è un libro non fazioso che ripercorre la vicenda umana parallela a quella politica nell’interesse della sola analisi storico-scientifica.
