la balla colossale della globalizzazione

Dove passano le merci, non passano più gli eserciti, l’affermazione attribuita all’economista francese Frédéric Bastiat, vissuto nel XIX secolo, a postulare il fondamento teorico della globalizzazione, è forse il principio che più di ogni altro è stato smentito dai fatti della storia. L’apertura dei confini aI libero commercio nell’auspicio che il progressivo miglioramento delle condizioni di sviluppo economico potessero favorire la pace infatti, è stato negli ultimi cinquant’anni un fattore irrilevante.
non basta l’analisi marxista oggi a spiegare le cose del mondo
Dalla Guerra del Golfo (1990-1991), scoppiata nonostante i legami commerciali tra Iraq e le nazioni coinvolte nella coalizione; alle guerre nei Balcani (anni ’90), conflitti sanguinosi in una regione con crescenti scambi economici; fino alla cruenta Guerra in Ucraina (iniziata nel 2022), un conflitto che ha avuto luogo nonostante i forti legami commerciali tra Russia e molti paesi europei, stanno a dimostrarci che l’analisi marxista che vorrebbe far risalire ai soli fattori di interesse economico le ragioni dei conflitti alimentati dalla famelica ingordigia del capitale, se prima risultava del tutto insufficiente oggi, è quanto meno superata ed inadeguata alla comprensione delle cause reali che muovono le guerre in violazioni di accordi e Trattati di pace già vigenti.
little Europe, orfana dello zio Sam, è ora nei guai seri
Un problema serissimo per gli Stati europei che si sono cullati sotto l’ombrello americano ed hanno pensato di poter vivere di rendita occupandosi di economia e facezie le più varie. Al sicuro, protetti dalla zio Sam, si sono dedicati alla realizzazione di un impero di carte che hanno chiamato UE, dove la guerra è stata per alcuni addirittura costituzionalmente abrogata e quindi, non trovando altro ruolo da affidare alla difesa, con la sola eccezione di Inghilterra e Francia (per fortuna), hanno pensato bene di impiegare le grandi risorse in avanzo, alla regolamentazione dettagliata del mercato ed al perfezionamento di sofisticati principi al fine di elevare l’uomo ad un livello di civilizzazione perfettissima in ogni dimensione: etica, morale, relazionale, sociale e di costume.
Zelens’kyj e tutti gli ucraini abbindolati dalle belle parole di little Europe
In un simile immaginifico contesto, l’arrivo di Trump sulla scena mondiale ha avuto l’effetto di un uragano che ha spazzato via ogni certezza e fatti piombare sulla Santa terra gli euro correttissimi biancamano, alle prese coi loro giochi di prestigio intenti ad incantare anche Zielesky ed il popolo ucraino, indotti a pensare di poter mandare a quel paese gli USA. Da che mondo è stato mondo, la partita tra gli Stati è regolata da rapporti di forza. Zelens’kyj, non è caduto nel tranello di Trump, ma si è lasciato abbindolare dalle belle parole della Commissione europea che nei suoi cassetti non ha aerei e missili, ma carte e regolamenti per circa 464 km si calcola. Oggi l’Ucraina di fatto è sola e può solamente sperare che Donald sbollisca per avere ancora dei confini.
morire per little Europe? Abbiamo già dato tanto dice Trump
La partita di pocker tra l’America e little Europe era iniziata per la verità già con la Presidenza Obama, ma siccome a forza di vivere sotto il comodo ombrello del multilateralismo gratuito (Nato), si finisce per diventare sordi ad ogni avviso di pericolo imminente, nemmanco la fuga di Biden dall’Afghanistan era bastata a far capire il punto in mano agli Stati Uniti. Perché tutto apparisse più chiaro c’è stato bisogno che gli americani mandassero al tavolo da gioco Trump, il quale senza tanti preamboli, ha subito calato le carte: scala reale. Noi non mettiamo più un dollaro e neanche più un uomo per la vostra sicurezza. La guerra contro la Russia è vostra, la dovrete pagare e combattere se volete difendere la libertà. Noi (americani), a difenderci abbiamo l’oceano! Bingo.
Ora, all’Europa dei biancamano così come all’Ucraina, non resta che implorare big Donald perché conceda il tempo necessario a formare le nuove generazioni europee svirilizzate dalla retorica dei diritti inventati prima di ritirarsi di là dell’oceano; rialzare la mangiatoia per ritemprare i giovani magari reclutando un esercito di leva continentale al comando di uno Stato maggiore paritario (non si commetta lo stesso errore dell’Euro che ha consentito ad una sola nazione, la Germania, di spadroneggiare con la sponda della Francia a trarne profitto, pena la III guerra civile europea). Si potrebbe iniziare già da domani, bandendo un primo reclutamento perché escano dalle caserme le belle statuine in costume militare. Il rancio è terminato, come dice Luttwak, è tempo di imparare a combattere che a presidiare le città vada la Polizia.
No. We love generous America that sweeps away the oppressors, not the oppressed. Zelensky was fooled by the cowardly EU, he would not spend a single life for Ukraine. Now he will understand. Let Trump honor the heroic Ukrainian people, tell His Father to go to Kyev
— blogaccio (@blogaccioBlog) March 2, 2025